Tuesday, September 16, 2008

PER CHI MI CERCASSE

Dopo tante sollecitazioni mi sono decisa e ho riaperto i battenti QUI..
Che siate tutti i benvenuti!

Tuesday, May 13, 2008


Bene bene bene...

Siamo arrivati all'ultimo giorno prima della partenza.
- macchina venduta
- garage sale effettuato
- bagagli approssimativamente pronti
Le cose importanti le ho fatte.

Ora sono sola, (per qualche ora), in una casa vuota, seduta su una sedia scollata che mi tortura, a scrivere il mio ultimo post.
E' da un mesetto che penso a cosa scrivere nelle lunghe ore passate in macchina per andare a lavoro. E sapeste che belle cose ho pensato. Meravigliosi componimenti che non vedranno mai la luce del pixel perché...li ho scordati. I post sono come i sogni 'vengono fuori già con le parole e a noi non resta che scriverli in fretta perché poi svaniscono e non si ricordano più'. Vasco docet.

Un anno e nove mesi esatti.

C'è stato il tempo per tutto. Il tempo per l'entusiasmo per il nuovo, la paura per lo sconosciuto, la nostalgia, l'imbarazzo per l'inadeguatezza, la felicità per i successi, la curiosità, la voglia di tornare e la voglia di restare. C'è stato un tempo per fare tutto quello che la vita ti ragala. Una vita dentro una vita come una scatola cinese. La mia scatola ora contiene anche la scatola americana. Bella, piena, densa. C'è stato il Tempo. Ma soprattutto c'è stato lo Spazio. Il regalo più bello che questa mia America mi ha fatto è stato restituirmi l'idea di spazio, fisico e mentale; terrestre e spirituale. Soffocata dall'Italia ho qui ripreso a respirare.

INTO MY WILD

Sono tornata padrona della mia vita. Del mio Tempo e del mio Spazio. Stretta nei meccanismi che mi avvinghiavano da troppi anni, ho qui ritrovato la leggerezza. Ho attraversato il mio presente con gli occhi aperti e le mani pronte a ricevere. Torno a casa diversa. Una persona irrimediabilmente nuova.


Con il cuore abbraccio coloro che saranno qui domani ma che io non lascio qui.

Ora guardo davanti a me.



E il blog?
La risposta è sempre stata chiara per me. Nessun dubbio.
'Good Morning in Texas' nasce e muore con questa esperienza. Nessun rimpianto. Se mai la mia voglia 'bloggera' dovesse tornare non mancherò di farvelo sapere da queste stesse pagine.

Meanwhile take care and have the nicest life you can!

Eli

Saturday, May 10, 2008

NORTH TEXAS HORSE COUNTRY


1- Il Texas è primo Stato per numero di cavalli, più di 1 milione.

2- Denton County è conosciuta come ‘Horse Country USA’ e conta più di 300 horse ranch

3- nella contea si contano 25.000 cavalli di tutte le razze.

4- Il commercio dei cavalli ha portato nella contea $20 milioni nel 2004. Solo le tasse per il trasporto all’estero degli animali ammontavano a $11 milioni.

5- La contea è rinomata a livello internazionale come centro di addestramento equino.



Forte di tutte questi numeri mi sono fatta ‘an intriguing guided fieldtrip’ alla scoperta del mondo dei ranch texani. Il giro in pullman è organizzato dal CVB (Convention&Visitor bureau), dura una mezza giornata e costa 25$ a persona. L’esperienza ne vale perché è l’unica, salvo amicizie e affini, che sia in grado di aprirti i cancelli ferrati dei ranch. Ne abbiamo visitati 4 ma solo due accuratamente, incontrando i manager e avendo dimostrazione delle principali attività del ranch (corsa, ostacoli, training, breeding, concorsi). Ho scoperto che un cavallo nasce predistinato ad una certa attività a seconda dei genitori che a loro volta non si sono scelti tra loro selvaggiamente pascolando e galoppando nei prati, ma sono stati, per così dire, invogliati ad accoppiarsi. Alle volte, se lo stallone in questione non gradisce le cavalle, viene stimolato con delle scossettine finché non cede il prezioso liquido, subito raccolto e reinserito al posto giusto. Non è un granché questa pratica eppure le persone che gestiscono questo ranch amano profondamente i cavalli e quindi presumo sia solo un mio preconcetto che mi porta a vederla negativamente. Una delle ‘ranchare’ ha raccontato un episodio tristissimo della morte di uno dei loro cavalli più belli avvenuta subito dopo averlo venduto a un ranch californiano. Ha fatto fare per lui un mazzo con 100 rose rosse e ha le sue foto appese in casa. Piangeva mentre ripercorreva la storia raccontandola a noi.


Tuesday, May 6, 2008

TIME FLIES!

Il luogo comune calza anche in questo caso...Il tempo sta volando come un aquila in picchiata e tra una settimana e un giorno le mie caviglie si piegheranno per salire le scalette di un altro aereo, questa volta quello che chiude la mia permanenza qui. Un misto di emozioni mi scombussola quando ci penso e finora ho glissato la questione impregnadomi di esperienza quotidiana, tuffandomi anima e corpo nel presente americano. E questo continuerà finché il carrello non staccherà i suoi piedi rotondi dall'asfalto 'dallassiano'. Quello sarà il momento per guardare avanti. Non prima.

E' passato il 1°Maggio che insieme al 25 Aprile io adoro festeggiare con gli amici. E anche quest'anno la vita mi ha regalato un'amica cara con cui spendere tempo vagabondo e coccoloso anche se poi dovevo lavorare. Stanno passando una a una 'le ultime volte in cui .....'. E qui verrebbe la parte triste se non provassi ogni volta a pensare alla bellezza di quello che ho vissuto piuttosto che lasciarmi sopraffare dalla tristezza per quello che perderò.

Mantenere la concentrazione e la mente fresca. Ecco quello che devo fare.
Nel frattempo chiunque voglia darmi un consiglio su:

COSA ASSOLUTAMENTE DEVI FARE PRIMA DI LASCIARE IL SUOLO AMERICANO,
è benvenuto a lasciarmi consigli sul suo personale AMERICAN MUST!

Tuesday, April 29, 2008

Un sabato in una Sinagoga Messianica
per le serie: "Non si finisce mai di imparare"


Questo lo credo davvero e profondamente. Per questo amo scoprire angoli misteriosi , assaggiare esotiche esperienze, intrufolarmi in sapori di altri tempo, spazio e cultura.
Sabato io ho celebrato lo 'shabbat' per la prima volta. Io non sono ebrea ma ho grande rispetto e forse anche una personale simpatia, per la religione ebraica. Per questo ho accettato di buon grado l'invito di un amico a partecipare a uno 'shabbat' a Dallas.
Il gruppo religioso in questione, è una sottocorrente ebraica che riconosce in Gesu' il Messia. Per questo sono spesso oggetto di cofusione: se riconoscono che il messia è già venuto ed è Gesù allora sono cristiani? E invece no, sono ebrei perché loro si dichiarano tali e tutto il rituale segue la funzione ebraica; persino la lingua. E non è facile! Hanno tutti gli elementi liturgici dell'ebraismo: il Menorah, candelabro 'a sette braccia'. Si accende il Venerdì sera per celebrare lo shabbat, giorno sacro per il popolo ebraico. Il Mezzucah, la pergamena che contiene brani della preghiera da recitare ogni giorno al mattino e alla sera).
Gli uomini indossavano il Kippah e il Talled, lo scialle bianco con delle strisce scure ai lati.

Il rituale ha previsto anche il tradizionale giro della Torah, scritta su pelle, e custodina nell'arca, affinché tutti la possan baciare.

Quello che ho scoperto, dopo 3 ore, è l'ennesimo mondo di fedeli che si racchiude in edifici enormi e bellissimi tutte le settimane per condividere una fede. Ogni chiesa o affini, che ho visitato, era enorme e perfettamente funzionante, con un gruppo organizzativo efficientissimo. Cosa che da noi non si trova nemmeno in Parlamento. Ognuno ha il suo ruolo, la sua funzione, un proprio compito e lo svolge con precisione e devozione. Un apparato che a me rimanda piuttosto a una conferenza che a una 'messa'. Ma questa non è l'unica dissimiglianza rilevabile. La cosa che più mi colpisce, da pseudo cattolica, è la grande allegria che fa da emozione dominante per tutti i riti che ho visto celebrare. (Ovviamente quello cattolico è quello meno cheerful!). Mi piace questa dimensione gioiosa ma allo stesso tempo mi dà l'impressione di sminuimento della sostanza religiosa. Se quello che ci porta in chiesa è cantare e ballare forse potremmo farlo anche senza scomodare le divinità? Non so, non mi è chiaro. Forse il mio è un problema di distanza culturale che in questo caso, non riesco a colmare. E' per questo che non ho potuto tacere quando il nostro 'ospite' ci ha declamato un'invettiva contro il maiale 'animale impuro etc...' e ho sputato un onesto: "A me piace il maiale..". Si è creato un pò di gelo intorno ma ormai ci sono abituata. E non mi disturba. Come posso da toscana rinnegare la bontà del prosciutto o del salame toscani???


Thursday, April 24, 2008

25 APRILE

Per celebrare questo giorno:
"Pledge of Resistance"



We believe

that as people living in the United States
it is our responsibility to resist the injustices
done by our government,
in our names
Not in our name
will you wage endless war
there can be no more deaths
no more transfusions of blood for oil

Not in our name
will you invade countries
bomb civilians,
kill more children
letting history take its course
over the graves of the nameless

Not in our name
will you erode the very freedoms
you have claimed to fight for
Not by our hands
will we supply weapons and funding
for the annihilation of families on foreign soil
Not by our mouths
will we let fear silence us
Not by our hearts
will we allow whole peoples
or countries to be deemed evil
Not by our will and Not in our name

We pledge resistance
We pledge alliance
with those who have come under attack
for voicing opposition to the war
or for their religion or ethnicity
We pledge to make common cause
with the people of the world
to bring about justice,
freedom and peace

Another world is possible and we pledge to make it real.


cit. dal sito "Canzoni contro la guerra":
"Not In Our Name" è uno dei principali gruppi di opposizione nati negli Stati Uniti in reazione alla politica del dopo 11 settemre. Nella prima pagina si trovano i nomi di Noam Chomsky, Laurie Anderson, Robert Altmann, Patch Adams, Zack De La Rocha.

The Pledge of Resistance è diventato l'inno di Not In Our Name. È stato scritto e declamarlo da Saul Williams, giovane poeta, musicista hip hop e attore. Si rifà volutamente a un altro impegno ben radicato nell'animo statunitense - il Pledge Of Alliance, la promessa di fedeltà alla bandiera insegnata in tutte le scuole - riformulandolo radicalmente.

Tuesday, April 22, 2008



E QUI IL LAVORO DI UN FOTOGRAFO CHE CI AIUTA A TRASFORMARE I NUMERI RELATIVI ALL'INQUINAMENTO IN IMMAGINI: CHRIS JORDAN!
E' IMPRESSIONANTE, NON PERDETELO! E SE SIETE A ROMA ANDATE A VEDERE LA MOSTRA!

e in un giorno straordinario il pensiero va a una persona indimenticabile , Anna...

Monday, April 21, 2008

MI RIBOLLE

So che sarebbe meglio guardare oltre e parlare d'altro ma a me ribolle questa sconfitta e mi ribolle specie perché la trovo incredibile. Il punto non è avere perso; sono abituata; il punto è capire come sia possibile che ci siano ancora persone che votino per Berlusconi? In passato poteva essere scarsa informazione ma oggi fra comici in TV (i pochi che sono sopravvissuti agli editti, è vero), teatro, grillini in piazza, libri di controinformazione etc non dovevano che esserci dei residui appendicioidali infetti ai quali poteva passare in mente di votare il biscione! E invece non è stato cosi'. Perché? Si dice che ci siano solo due risposte: o gli italiani sono cretini o solo malinformati. Provando ad escludere la seconda si precipita nello sconforto. Quindi dovrò accettare che l'informazione corretta non è mai abbastanza in un paese governato da chi possiede tv, giornali, case editrici etc...In effetti non dovrebbe nemmeno esistere un aggettivo che qualifichi l'informazione. Il sostantivo già di per sé dovrebbe contenere un principio di etica onestà che veicoli la sua circolazione. Ma evidentemente in un'era di svuotamento semantico, 'informazione' è solo una delle tante parole cadute nella rete. Credo che a questo punto sia dovere riprendercela insieme a tutte le altre parole andate disperse sulle labbra di chi le ha masticate indegnamente. Credo che sia dovere continuare ad informare mettendo da parte il political correct. Questa formula ha pagato solo l'esponente dello schieramento avversario!!! Io ho visto solo uno spot di Di Pietro che denunciava tutte le magagne di Berlusconi. E' vero che io da qua, forse ho visto meno ma non credo di sbagliarmi quando dico che Veltroni con il suo atteggiamento nobile non ha ottenuto un fico. Insomma perché non attaccare l'avversario? Qui si sbranano! Se non ho niente da nascondere o interessi da difendere, e voglio sperare che sia così, dovrei darci dentro e con Berlusconi sarebbe una passeggiata. Insomma già la storia di Mangano da sola doveva bastare a neutralizzarlo per sempre. E invece ha vinto!!!!! Perché nessuno ha pensato a proteggere l'Italia? Passi Veltroni e il suo moderato centro. Il centro non è fatto, si sa, per la battaglia. Ma la sinistra? Si è nascosta dietro un arcobaleno! Come personaggi del Mago di Oz, hanno attraversato la campagna elettorale seguendo la strada dorata di una fiaba a cui non crede più nessuno, facendo finta di combattere contro la Strega Cattiva dell'Est per arrivare poi dove? Dal Mago che non esiste, appunto. Bossi ha vinto urlando alla gente 'prendiamo i fucili!'. Ce ne rendiamo conto o no che la gente è incazzata e voterebbe chiunque pur di provare a stare meglio. E' finito il tempo delle ideologie perché non c'è più nessuno che le preferirebbe ad atti risolutori concreti. E le ideologie di oggi non sono quelle che un tempo animavano e sostanziavano le azioni. Oggi abbiamo borghesi o imborghesite controfigure che passano da una poltrona di comando alla leadership di uno schieramento ipoteticamente radicale. Ma che radicale??? Gli si crede per disperazione! Ma non c'è nessun motivo per continuare a farlo. Possiamo dire qualsiasi cosa sui rifiuti di Napoli ma quello che conta è non inciamparci più la mattina uscendo di casa. E l'amministrazione di centro-sinistra ha toppato! Si possono scrivere fiumi sull'immagrazione, la tolleranza, la cooperazione tra i popoli etc ma non valgono a niente se non puoi mandare tua figlia fuori da sola per un gelato. Ci vogliono fatti. Come quello di non mettere nelle proprie liste condannati o in attesa di giudizio. E lo dimostrano i risultati: buona parte che ancora spera nel centro corretto e moderato di Veltroni, buona parte che non mi spiego se non come malinformata o in malafede, e buona parte con i partiti dei fatti la Lega e l'Italia dei Valori. Mi trovo a dover sperare nell'operato della Lega. Altro che esame di coscienza per la sinistra! Io che nelle vene toscane c'ho pezzi di Bandiera Rossa, che sono venuta su servendo ai tavoli delle Feste dell'Unità e ho toccato le lacrime al funerale di Berlinguer, non posso che sentirmi afflitta. Orfana. Ma anche parecchio incazzata.

Thursday, April 17, 2008

Sono giorni assurdi

Qualcuno mi sa spiegare perché si è preferito abbattere un orso invece di consegnarlo alle autorità italiane che garantivano all'animale rifugio in uno dei nostri parchi nazionali?????
E' la seconda volta che succede, la prima è stata opera degli austriaci, questa volta degli svizzeri, allora??!!!
La loro unica colpa è stata quella di non riconoscere i confini tra gli stati. E in mezzo ai boschi alpini sfiderei chiunque a saperlo fare...Che tristezza.

Sono giorni assurdi.

Pensate che fine ha fatto una donna, sicuramente naive, ma di grande purezza, che ha pagato con la pelle la voglia di credere nella bontà del prossimo. Mi riferisco a Pippa e alla sua avventura terminata ad Istanbul. Cosa c'è di peggio per una vita come la sua che finire in questo orribile modo. Una vita tradita nel profondo. Morendo ha dimostrato il contrario di quello che ha cercato disperatamente di dimostrare. Che tristezza.

Sono giorni assurdi.

E io non ho nemmeno un cane che porti in parlamento delle idee che almeno si avvicinino alle mie. Per la prima volta da quando sono nata. Che tristezza.


Tuesday, April 15, 2008

E GLI UOMINI VOLLERO PIUTTOSTO LE TENEBRE CHE LA LUCE
Giovanni, III, 19

'UNIAMOCI IN SOCIAL CATENA' DIREBBE PERO' LEOPARDI, CHE DI TRISTEZZA SI INTENDEVA, NEVVERO?
SI RAGAZZI IL MOMENTO E' SERIO E TRISTE.


TA TAM TAM TAM A TAM AM....MOTIVETTO REQUIEM IN SOTTOFONDO TANTO PER SDRAMMATIZZARE.

APPREZZO LE VOSTRE IDEE E I SUGGERIMENTI PER SFUGGIRE A QUESTA AMARA REALTA' MA E' QUI E ORA CHE DOBBIAMO FARE I CONTI, E' QUI E ORA CHE DOBBIAMO RESISTERE, E' QUI E ORA CHE DOBBIAMO CERCARE DELLE RISPOSTE, MAGARI DENTRO DI NOI...

peccato che però siano sbagliate, come diceva il mio guru:



I TEMPI SONO PASSATI MA MOLTE SONO RIMASTE DOVE ERANO.
LA DANDINI PERO' E' PEGGIORATA, PRIMA ERA PIU' SIMPATICA.


QUESTO TANTO PER TIRARCI SU. MA LA RABBIA DENTRO E' FORTE.

Sunday, April 13, 2008

IL PENSIERO CREATIVO

Se domani quando mi sveglio vedo la faccia dello psiconano bisciun sorridente me ne torno a dormire e mi sforzo di riaddormentarmi pensando che è stato un brutto sogno. E pensando creo una realtà alternativa. Si dice che il pensiero abbia il potere reale di creare. Speriamo sia vero. Speriamo anzi, di non doverlo dimostrare.

Friday, April 11, 2008

A VOLTE TORNADO

Ieri qui nel Nord Texas si sono contati i danni dei 5 tornado che hanno colpito l'area, la notte tra mercoledi e giovedi!
Io mi trovavo nei locali dell'Università quando ha suonato l'allarme e ci hanno fatto radunare nel seminterrato. Siamo stati chiusi per un'oretta. Fuori in realtà non stava succedendo quasi niente ma i twist erano stati avvistati qualche miglio a nord e quindi dovevamo restare in attesa. Questo succedeva tra le 8 e le 9 di sera. Dopo ho cenato fuori, all'aperto e tutto sembrava rientrato. In realtà tutto doveva ancora accadere. Alle 3 e mezzo nella notte si è scatenata la tempesta e la mia amica Ema mi ha telefonato per avvertirmi che lì a Carrolton, stava suonando l'allarme. Io, rincretinita dal sonno non ho fatto in tempo a rispondere e rasserenata dal fatto che qui la sirena non suonava, sono tornata a dormire. Il giorno dopo scopro che avrei potuto trovarmi con il mio letto come nella scena del film 'Pomi d'ottone e manici di scopa'!!! Da una parte però mi sono detta: con la casa che mi ritrovo, non basterebbe certo chiudermi nell'armadio per non essere spazzata via, quindi tanto vale, farsi un utimo indimenticabile trip a cavallo del proprio letto!!!!!
I danni però, c'è chi li ha avuti davvero. Tra questi un amico che stamani mi ha inviato una mail:

Thanks god it didn't damage my house too much, some neighbors were less fortunate as they got some windows shattered, still, about half of the trees in my block are blocking one side of the circle... And we have shingles and debris all over the place.

All the toys even heavy stuff was moved to the other side of the yard, and my fence literally thrown in the parking lot ramp of the house across the street.

The permanent grill was broken off at the base.

Da quando sono qui è la prima volta che lo sento vicino il tornado e come tutte le cose che più spaventano, vorrei riuscire a vederlo. Da lontano, s'intende!


Monday, April 7, 2008



Finalmente mi sono tolta la voglia. Alla fine mi sono concessa questa cosa che da tempo volevo fare ma che non capivo bene perché. C’ho pensato e alla fine ha vinto la curiosità, come spesso mi accade. La cosa non è cambiata però. Ancora non mi sono fatta un’idea precisa su cosa sia e soprattutto perché io l’abbia voluta vedere. Ho delle vaghe opinioni: la prima è che senz’altro trattasi di folklore e quindi è un istinto di scoperta antropologica che mi ha guidato sin lì. Seconda è la verve animalista non integralista, che mi fa sperare di non scoprire brutte cose. Terzo l’ammirazione reverenziale che io ho per l’animale cavallo sebbene io stia alla cavallerizza come un fantino a un gigante. C’è poi un’ipotesi che si è ‘attesizzata’ proprio sul campo, anzi nell’arena e riguarda quel qualcosa di ancestrale che risiede nel rapporto tra l’uomo e l’animale. E in quanto tale, difficile da verbalizzare in forma logica. Direi solo sciocche banalità. Preferisco lasciare che ognuno si formi la propria idea sulla base di quel che aggiungerò tra fatti e foto. Ma prima la mia idea di cowboy: una figura magnetica, per lo sguardo, per come portano bene i jeans, per il movimento di mani più veloce del west... E per le mille istantanee che li riquadrano ora galoppanti in sella ai loro fedeli compagni d’avventura ora nel mezzo del niente davanti a un fuoco, soli con la loro melanconica solitudine, ora fermi davanti al rosso di un roccioso tramonto, ripieni, così, di una tenera compattezza d’animo. Un mélange irresistibile per ogni pulzella.

Di tutto ciò nel Rodeo c’è poco o niente. Malgrado sia terreno di cowboy veri, il rodeo è anche qui il circo del cowboy e della cowgirl, che ci vende abilità cavallerizze nella speranza di distrarci da una mancanza di sfida reale. I cavalli imbizzarriti e i tori imbufaliti(?) sono attori alla stessa stregua degli altri: sanno cosa devono fare, come, per quanto, da dove devono uscire e quando e persino se, fare una finta improvvisata aggressione. Poracci, anche loro si devono guadagnare la biada! Ma la parte deludente non è questa, che poteva anche essere prevedibile. La cosa che mi ha davvero infastidito è la quantità di messaggi nazionalisti che vengono proposti di continuo: bandiere al vento con scritto ‘support our troups’ ‘US Army’; l’inno cantato in una generale standing ovation (e non è il 4 uglio!) costumi con impressa la bandiera americana. Insomma io capisco anche l’orgoglio di una nazione ma perché associarla al Rodeo? Che poi i cowboy non sono l’emblema della libertà e dell’indipendenza!? Non so, mi ha stuccato. Passi l’inno, anche se io personalmente non trovo associazioni di sorta, ma incitare a sostenere le truppe fa parte dei messaggi politici di UNA corrente politica e quindi, come tale non può rappresentare tutto il pubblico del rodeo.

Un’ultima cosa degna di nota. Tra i vari intrattenimenti c’è anche il tiro col lazzo al vitellino. Ebbene la maggior parte delle volte vinceva il vitellino!! E io esultavo. Chi l’ha detto che bisogna per forza tifare per il cowboy!??


E poi...

1 - nel quartiere-cowboy di Fort Worth, Stockyards, dove si tiene il Rodeo, non c’è nemmeno una swing door! Le porte da saloon per intenderci...

2 – un gruppo di italiani ha partecipato alla gara internazionale di cutting (quando il cowboy deve entrare col cavallo in una mandria per separare un vitello dagli altri, quello destinato al mercato ahimè.

3 - è qui, agli Stockyards che ho mangiato l'hamburger più buono del Texas!


Friday, April 4, 2008

TEMA: IL MIO VICINO

Il mio vicino è un uomo di mezza indefinita età. Pare viva da solo ma alle volte tiene pure compagnia anche se io la sua compagnia non la vorrei mica. Lui questo però non lo sa e cerca ogni maniera per starmi vicino, appunto, e farmi sentire la sua presenza. Questo signore crede che io non abbia la sveglia perché tutte le mattine lascia suonare la sua, per un'ora. Finché io non mi alzo disperata e con gli occhi ancora sotto il cuscino. Il mio vicino crede anche, che io mi annoi e ci tiene a farmi compagnia con la PlayStation. Cambia un gioco al mese, sia mai che io non gioisca con lui delle nuove tecnologie in fatto di audio nei videogames. E' premuroso, non c'è che dire. Rimane sveglio a giocare fino alle 2, le 3 di notte e ricomincia subito alle 8, tanto per essere sicuro di non lasciarmi troppo a lungo senza la sua ritmata compagnia. Che caro. A lui piace anche il barbecue, come al 99,9% degli americani del resto, e anche in questo lui è generoso: lo fa sempre a favore vento, in modo che il fumo e l'odorino mi arrivino bene in casa alle ore più impensate. Sì perché altrimenti non sarebbe qualcosa di straordinario: sai che novità avere odore di cibo in casa all'ora di pranzo o cena! Molto meglio dopo pranzo o al mattino dopo colazione, no?

Una volta, di notte, esaurita esasperata esausta, ho provato a bussare. E lui, come un bambino che risponde attento alle regole di un gioco, ha cominciato a colpire il soffitto, con qualcosa, non so cosa e non lo voglio sapere. E non ha dato due, tre colpi a imitazione ripetitiva del mio segnale (questo avrebbe fatto un bambino vero). Deve aver pensato (che verbo pretenzioso!) che il gioco fosse al rialzo e quindi ha continuato per un paio di minuti a dare colpi e mica si è limitato a picchiare sempre nello stesso punto, no, lui ha girato per tutta la casa gridando qualcosa di gutturalmente poco chiaro. Forse non credeva di vincere.


Una volta mi è venuto in mente di parlare con la nostra padrone di casa ma poi l'ho incontrato al supermercato e ho visto che lì svolge uno di questi lavori 'socialmente utili'. Allora ho riflettuto: se così è, evidentemente non sta benone e cosiderato che siamo in Texas, USA (don't you have a gun? Why not?) ho ripiegato per il silenzio.
La violenza e l'ignoranza. Come si può mandare giù questo cocktail?

Postilla: nel film 'My neighbor Totoro' il vicino, rappresentato nell'immagine che ho aggiunto al temino, non era mica così stronzo! Ma si sa, nei film è sempre tutto più semplice..

Postillina: il film però ve lo consiglio, come già ho avuto occasione di raccomandare in post precedenti sul magnifico mondo di Miyazaki.

Monday, March 31, 2008

UN PO` DI MUSICA E RICORDI..



Friday, March 28, 2008


Leggendo l'esperimento nell'ultimo post DARK, non ho saputo resistere e di seguito metto il risultato. Nel mio caso era abbastanza scontato ma chissà, forse qualche volta si possono avere brutte sorprese!!

Monday, March 24, 2008

ON THE ROAD AGAIN


Lo ammetto, quella dell'on the road è la cosa che mi piace di più di questo strano paese. Mi dà un senso di libertà straordinario. Eppure teoricamente lo si può fare anche in Europa. Ma non ha lo stesso gusto; manco ci pensi, in questi termini, quando sei in Italia. Forse è perché da noi i pedaggi autostradali ti strozzinano e non è sempre facile girare in auto nelle città, almeno non senza una dose di ansiolitico! Qui tutto è predisposto per te, viaggiatore su quattro ruote:

1 - prima di tutto non costa caro affittare una macchina, nuova fiammante, con tanto di assicurazioni varie e la tranquillità che se ti si rompe qualcosa devi solo chiamare loro, ovunque tu sia, (il bello delle catene) che ti vengono a prendere e ti danno una nuova auto.
2 - la benzina costa molto molto meno che in Italia (3$ per gallone).
3 - ci sono motel anche nel mezzo del niente e da tutti i prezzi.
4 - si mangia non bene ma in abbondanza e con poco.
5 - non ci sono mai problemi di parcheggio (salvo downtown).
6 - le strade corrono diritte e senza traffico che è una meraviglia.
7 - i nomi delle strade sono composti da numeri e direzioni cardinali: semplicissimo orientarsi anche senza mappa.
8 - le macchine hanno il cruise control, lo azioni e ti dimentichi che stai guidando.

Essendo spring break, abbiamo quindi deciso di concederci un giretto questa volta verso est, alla ricerca del cuore termale dell'Arkansas, the Natural State, ossia Hot Spring. Non me lo sarei mai aspettato ma l'Arkansas pullula di Parchi Naturali Statali e di laghi. Non a caso è meta turistica per molti americani, che vanno a godersi laghi, acque termali e passeggiate nei sentieri ombreggiati delle foreste di pini. Molto rilassante. Per arrivarci mi sono attraversata un pezzetto di Texas, e per tornare un pezzetto di Oklaoma. Texarkana è la città che si trova sul confine tra Texas e Arkansas (il nome è infatti un mix) e Texoma è il nome della regione tra il Texas el'Oklaoma! Non conosco altri esempi , ma sono sicura che in America ce ne sono moltissimi posti ibridi. Un altro posto ibrido è la mitica Paris-Texas, che è stata la prima tappa del mio viaggetto. Non potevo non andarci. Dopo Wenders quel posto non è più stato un punto sulla cartina ma un luogo mentale, onirico che infatti non ha niente a che vedere con la ridente cittadina che gode del primato di miglior paese di sosta degli Stati Uniti (che poi pagherei a sapere chi li dà questi ricoscimenti!). Comunque Paris sembra davvero un posto piacevole e ci vuol del senso dell'umorismo per innalzare una Tour Eiffel adornata di cappello da cow-boy in Texas! Soprattutto perché dalle foto sembra enorme e dal vivo sembra uno scherzo!! E bravi texani!

Sunday, March 16, 2008

SPRING BREAK

Avrei pagato quando stavo al Liceo o all'Università per avere questa mini-vacanza all'arrivo della primavera. Sì perché la primavera è un momento eccezionale dell'anno. Specie per le persone che come me che durante l'inverno trattengono il respiro quasi, perché non possono andare in letargo, nell'attesa che passi presto. Mi piace il freddo, il Natale, la neve, ma se dovessi scegliere direi che l'aria frizzante dei pollini e il cicalio sugli alberi mi appartengono di più. E poi credo che tutti si sentano meglio quando in cielo splende il sole. Non a caso i paesi nordici non brillano per vitalità, non almeno nell'immaginario comune. Morale: ora sono felice di usufruire di questa settimana di pausa da tutto per dedicarmi all'ozio e tutto quello che vuoi fare ma non trovi mai l'energia per fare. Qui tutti approfittano per fare viaggi: Cancun, New Orleans, San Diego, Galveston sono le mete più gettonate. E infatti le tariffe aeree salgono. Non credo che quindi mi avventurerò per questi stessi lidi. Mi conviene evitare anche perché confondermi con la massa studentesca è praticamente diventato impossibile. Meglio ripiegare su luoghi meno turistici e più da mezza età (quella dantesca s'intende!). E qui parte il bello dell'America: il prendi la macchina e vai, e vai e vai e vai e vai e vai....

Monday, March 10, 2008

LA CITTA' DEI LIBRI

Detto così uno si immagina una città piene di libri che spuntano da ogni angolo e tombino. In realtà non è proprio così perché non proprio di città si tratta. Archer City è un incrocio di due strade lungo le quali scorrono i pochi edifici che contribuiscono a dare a questo incrocio nel mezzo al deserto, una precisa collocazione sulla cartina del Texas. Se poi uno si informa meglio, scopre che questo puntino ospita la più grande libreria di libri usati degli Stati Uniti e che è stata fondata da uno che lì c'è nato e poi ha preso il largo per diventare uno degli sceneggiatori più pagati di Hollywood: Larri McMurtry (un titolo per tutti, quello che gli ha valso l'oscar: Brokeback Mountain). Da questo nasce la curiosità e da lei la voglia di farsi ore di macchina in mezzo alle praterie texane per arrivare fin là. E quello che scopri è un luogo surreale che davvero si sostanzia di questo negozio immenso, suddiviso in 4 diversi spazi e che ospita qualcosa come 300.000 volumi. Che poi chiamarlo 'negozio' gli rende poca giustizia perché è nato dall'amore sfrenato per l'oggetto libro e non dalla volontà di realizzare del profitto attraverso la vendita dei libri. Infatti i prezzi sono tutt'altro che convenienti specie se si considera la seconda mano (se non la ventesima!). Come se non fosse importante vendere ma avere accumulato, nei decenni, montagne di libri e che già questo sia diventato un fine. E infatti devo dire, che si ha la sensazione di non voler comprare per paura di togliere qualcosa a questa scultura di carta. Poi ho pensato: "Chissà che non sia questo uno dei motivi che hanno visto nascere la cattedrale dei libri: lasciare che ogni viaggiatore porti via con sé un pezzo di questo sogno". E così ho tre pezzettini qui con me...

Sotto delle immagini scattate lì. Una copia del volantino che diffuse la notizia della condanna a morte di Sacco e Vanzetti e che incitava i lavoratori alla lotta. Il ritratto di Larry con il figlio. L'edizione de 'Il pasto nudo' di W. Burroughs nella collana pornografica 'Travellers Companion'.



Friday, March 7, 2008


l'ultima foto è di questa mattina.
NB - il tipo a fianco del forte ha le infradito!


Dove abito io in Toscana non nevica quasi mai e la stessa cosa è qui. Anzi, qui è proprio stranuccia la nevicata. Anche se a pensarci pure l'anno scorso ha nevicato. Sarà per questo motivo che per me la neve porta qualcosa di inconsueto e magico.

Quando scende la neve per me il mondo si tinge dei colori della fiaba. L'incanto si sprigiona perché ogni cosa assume una nuova forma e quindi anche una nuova vita. Si aprono nuove possibilità per tutti. La fantasia comincia a lavorare e all'improvviso ti trovi da un'altra parte.


"La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri.
Questa poesia arriva dalla labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome.
Un nome di un candore smagliante.
Neve"


Maxence Fermine

Wednesday, March 5, 2008

51 a 48

abbiamo perso una battaglia non la guerra!

Tuesday, March 4, 2008

IL GRAN GIORNO

Oggi è il gran giorno per Oby. Ieri l'ho visto tutto il giorno il TV con gli spot. Una cravattina rossa niente male sotto al completo blu scuro. Si staglia così bene con il suo carnato. Però me lo vedo un pò dimagrito. Si sta sciupando. Appena mi richiama lo invito a mangiare le lasagne! Ormai con tutte queste telefonate (domenica mi ha richiamato) e tutti i messaggi che mi manda alla radio, siamo pappa e ciccia!! Devo proteggerlo dalla Clinton Family. Un incubo. E come diceva Severgnini Beppe (sono andata a un incontro con l'editorialista del Corriere della Sera domenica) la Hillary fa troppo la buona. Sembra la maga cattiva di 'Hansel and Gretel' che attira nella sua casa di marzapane, perfetta, i due fratellini, li mette all'ingrasso per poi divorarli in una zuppa succulenta. Ci vuol di essere astuti come Hansel e farle tastare sempre un ossicino di pollo al posto delle dita della propria mano cosìcché non saremo mai abbastanza grassoccelli da essere appetibili per lei. Oddio, per le classi politiche siamo appetibili anche quando abbiamo strinto la cinghia fino all'ultimo buco, se si tratta di tasse e imposte. Qui forse funzionerebbe ma in italia? Ai politici italiani fanno gola i risparmi dei piccoli piuttosto che i tesoretti dei colleghi e/o imprenditori. Ma allora l'unico scampo in Italia sarebbe davvero non votare. Dimostrare il dissenso attraverso l'unico atto di protesta di cui loro si curerebbero e preoccuperebbero davvero. Ho 32 anni e da quando ne ho compiuti 18 ho sempre votato e sempre lo stesso colore. Questa volta forse mi va bene non poter votare, anche se preferirei scegliere di non farlo. Mi va bene rinunciare a un diritto così faticosamente conquistato soprattutto dalle donne? Sì. In questo caso sì perché non si esercita un diritto quando dobbiamo votare per qualcuno che non stimiamo o che consideriamo tutt'al più il minore dei mali. Non si rinuncia a un diritto se siamo delusi dallo schieramento che abbiamo votato e che non ha attuato uno, dei provvedimenti previsti dal programma sulla base del quale abbiamo votato. Non si esercita un diritto quando non si è motivati ad esercitarlo. E' come come fare sciopero per il guasto della macchinetta delle merendine. Non si esercita il diritto all'inviolabilità del proprio domicilio se per proteggerlo uccido con un colpo di fucile il mio vicino ventenne che suona alla mia porta per chiedere informazioni (è successo qui ieri). Sono molti e inviolabili i diritti che abbiamo. Rimane purtroppo il dubbio di essere ancora in condizione di esercitarli davvero. Qui e in Europa. Nel resto del mondo non se parla proprio. Mi piacerebbe che per una volta fosse IL POPOLO SOVRANO A DECIDERE se non ci stanno bene le cose così come sono. Che vogliamo vedere facce nuove e tornare a sperare che quando si promette una cosa poi la si mantiene. Una bella strigliata a 'sta gente che si permette di sputare e sbraitare in Parlamento, che si permette di far cadere governi per casini familiari, che si permette la legge dell'indulto come prima grande manovra, che si permette strizzatine d'occhio con chi merita la galera, che si permette di non rispettare il programma, che si permette di andare alle elezioni con una legge elettorale 'porcata', che si permette di fare leggi porcate, che si permette di fare leggi ad personam, che si permette di insultare la Costituzione, che si permette di essere razzista e potrei continuare per ore, non gliela vogliamo dare? Se fosse un figlio a essersi comportato così male non lo puniremmo???
Vogliamo continuare a chiamare in causa l'impunità come principio sovrano invece della Giustizia?

Wednesday, February 27, 2008

HI OBY!!!

"Hallo"

"Hi, this Barack Obama"

"Ma che stai dì?"penso, in un secondo, nell'ordine "E' uno scherzo! Ma è davvero lui? Ah! E' una registrazione!" "Eh sì, buongiorno! Che ti pensavi?"

"If you want to vote me you can di it right now, just call 866..."

"Che faccio? Non male la voce al telefono, quasi quasi chiamo subito. YES I CAN!!!"
Poi realizzo "Ma che dico? Sono italiana e non posso votare!"

(Non perché sono italiana, ovviamente, ma perché tra i tanti diritti che non ho c'è quello al voto).

Peccato però. Una volta tanto che mi si chiama a casa addirittura.
Non sono mai stata tanto considerata come elettrice.

Che americanata!

Eppure funziona. Mi ha messo voglia di votare per lui. Dopo che me lo ha chiesto lui, così...a tu per tu...con questa bella voce cavernosa e decisa...Mi ha convinta subito.

I SUPPORT OBY!!!

Monday, February 25, 2008

SERATA TATTICA

Divano, tavolino da divano, mortazza fresca, pane fresco, pecorino, pomodori (dei mejo che se trovano) maionese e serata degli OSCAR in TV. E così, tra un piantino e l'altro, ti gusti tutte le tue robine saporite; perché tanto non se può fare a meno di frignare a ogni consegna dell'ambita statuetta! Mi piace proprio stare così accucciolata in casa. Mi fa molto 'inverno' e 'due cuori e una capanna'. Sono soddisfatta di questi oscar. A me i fratelli Coen piacciono, li trovo originali e le loro battute ieri sera, accompagnate da un atteggiamento sull'orlo del noncurante, smorzavano la naturale tensione che accompagna tutta la premiazione. Mi dispiace per Cate Blanchett. E' stupenda in 'Elisabeth' e non mi sorprende che il film si sia aggiudicato il premio per i costumi. Che carina l'attrice francese, Marion Cotillard, irriconoscibile paragonandola alle scene del film su la Piaf, che ha ringraziato dicendo:' Ma allora è vero che in questa città ci sono gli angeli!'. Pensare che ha la mia età.....
Gossip Corner: tre attrici incinte, la Blanchett, la Jessica Alba, la Kidman (un pò nervosina ieri...).
Sono strafelice per Tilda Swinson (ve la ricordate in 'Orlando'???).
E che dire degli oscar ai maschietti? Si commentano da soli. Peccato per il George e il Jhonny ma come ho detto ieri sera: 'Son tanto belli e bravi e ricchi! Che glie' frega della statuina?!'.

E poi sapete qual è il bello di queste serate? Che non ti stramazzano con la suspance. Se pensi alle premiazioni (da Sanremo al Grande fratello ai quiz) in Italia, ti senti male. Ti fanno passare la voglia di sapere il risultato. Qui hanno le interruzioni pubblicitarie ma poi lo show fila liscio liscio come deve essere e che diamine! Speriamo che la carta copiativa che abbiamo fissato su questo paese arrivi anche a questi dettagli lasciati finora al caso. Che si deve prendere solo il peggio come i figli dai genitori??!

Sunday, February 24, 2008

IL CONFINE DI CARTA VELINA

Si, la vita può cambiare in un attimo. Lo vediamo ma non lo sappiamo. Lo crediamo e non lo accettiamo. Lo temiamo eppure non ce ne curiamo.

Lo assaggiamo e ce lo tatuiamo.

In questa occasione la musica mi ha scaldato come il respiro di chi ami.



Non dormo, ho gli occhi aperti per te.
Guardo fuori e guardo intorno.
Com'è gonfia la strada
di polvere e vento nel viale del ritorno...

Quando arrivi, quando verrai per me
guarda l'angolo del cielo
dov'è scritto il tuo nome,
è scritto nel ferro
nel cerchio di un anello...

E ancora mi innamora
e mi fa sospirare così.
Adesso e per quando tornerà l'incanto.

E se mi trovi stanco,
e se mi trovi spento,
se il meglio già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me.

I vecchi già lo sanno il perché,
e anche gli alberghi tristi,
che il troppo è per poco e non basta ancora
ed è una volta sola.

E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto.
L'incanto di te...
di te vicino a me.

Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore,
freddo nel sole
e non bastan le parole.

Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato.
Se non ci sono stato,
se non sono tornato.

Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà nel tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.

In disgrazia e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell'amore.

Ovunque proteggi la grazia del mio cuore.
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuore.

Ovunque proteggi, proteggimi nel male.
Ovunque proteggi la grazie del tuo cuore.

Thursday, February 14, 2008

OGGI
Finalmente oggi tiro un sospiro di sollievo e lascio alle spalle un gran brutto periodo!
BACI A TUTTI

Sunday, January 27, 2008

SI DIRADA LA NEBBIA MALGRADO LA GIUNGLA DELLA SANITA' AMERICANA

"si dirada la nebbia e così tutto appare, si dirada la nebbia e tutto è meraviglioso..."

Un verso, ecco il mio contributo per oggi. Un verso di un cantautore che non si fa sentire da tanto tempo ma che io amo in maniera speciale. Andrea Chimenti.

Finalmente il batterio malefico che ha infestato il mio corpo sta soccombendo sotto i colpi micidiali dell'antibiotico. Le cose interessanti: per la prima volta sono andata dal medico qui (che fortuna!) e:
1- non è un 'prescrittore' di medicinali; è all'antica come il mio veccio dottore: fa delle diagnosi servendosi anche di esami e poi ti prescrive la cura.
2 - invia la prescrizione direttamente alla farmacia che vuoi tu, cosicché tu devi solo ritirarla.
3- il farmacista ti fabbrica le capsule lipperlì; ci sono medicine preconfezionate come da noi ma per talune, come gli antibiotici, sono i farmacisti stessi a mischiare gli elementi. Proprio come gli alchimisti di un tempo. Alla Mr. Bovary!
Altre cose interessanti:
4- non avendo io ancora un medico di fiducia, ho provato a chiamare diversi studi medici per procurarmene uno che mi visitasse subito. Mission impossible: mi dicevano di prendere appuntamento e al più presto ne ho preso uno per DOMANI.
5 - esiste un posto però dove ti visitano senza appuntamento, Minute Clinic, dove però a visitarti non ci sono medici ma paramedici formati per diagnosticare le malattie più comuni. Avendo urgenza è lì che sono andata.
6 - il paramedico mi ha prescritto degli antibiotici dicendomi: questi si possono prendere in 2 o in 3 dosi giornaliere. La differenza sta nel prezzo. In 3, costano solo 4$, in 2 20$. Ho scelto la più conveniente.
7 - il farmacista mi ha preparato le cose che mi servivano e mi ha fatto il conto. Gli antibiotici costavano 20$. Ho ripetuto la storiella che mi aveva propinato il paramedico. Il commesso mi dice di aspettare e parla con un'altra addetta ad attaccare i codici a barra sulle confezioni di medicine preparate. La vedo che farfuglia un pò contraddetta, POI cambia l'etichetta. Il commesso torna da me e mi fa pagare 4$.

Insomma di cose diverse ce ne sono sotto questo cielo!
La cosa vera è che davvero quando il sole brilla tutto sembra più semplice.

Thursday, January 24, 2008

GIORNI BUI

Giorni bui questi. Per me e non solo.
Giorni bui perché sono tornata a casa qui in America e realizzo che non mi abituerò mai a salutare la mia famiglia senza soffrire. Giorni bui perché torno a casa e tra un pò perderò anche questa casa per trovarmi chissà dove. Giorni bui perché delle quattro settimane a casa (quella italiana) tre le ho passate malata. Giorni bui perché anche il viaggio di ritorno è stato un incubo di 22 ore con la febbre a 39 e per questo ancora non mi riprendo. Giorni bui perché mi tocca sentire offese da stadio in parlamento. Giorni bui perché uno dei migliori governi possibili ad oggi, crolla sotto il peso di qualcosa che ancora non ho capito. Giorni bui perché uno dei miei attori più amati non c'è più. Giorni bui perché fuori fa un freddo cane. Giorni bui per la memoria collettiva che assiste inerte agli slogan del partito nazista sulla tv tedesca. Giorno tanto buio, oggi, segnato da una triste ricorrenza, tutta mia.
E intanto, mentre questo buio giorno scorre fuori e dentro, cerco luce tra le note gioiose di un pianoforte.