Tuesday, May 13, 2008


Bene bene bene...

Siamo arrivati all'ultimo giorno prima della partenza.
- macchina venduta
- garage sale effettuato
- bagagli approssimativamente pronti
Le cose importanti le ho fatte.

Ora sono sola, (per qualche ora), in una casa vuota, seduta su una sedia scollata che mi tortura, a scrivere il mio ultimo post.
E' da un mesetto che penso a cosa scrivere nelle lunghe ore passate in macchina per andare a lavoro. E sapeste che belle cose ho pensato. Meravigliosi componimenti che non vedranno mai la luce del pixel perché...li ho scordati. I post sono come i sogni 'vengono fuori già con le parole e a noi non resta che scriverli in fretta perché poi svaniscono e non si ricordano più'. Vasco docet.

Un anno e nove mesi esatti.

C'è stato il tempo per tutto. Il tempo per l'entusiasmo per il nuovo, la paura per lo sconosciuto, la nostalgia, l'imbarazzo per l'inadeguatezza, la felicità per i successi, la curiosità, la voglia di tornare e la voglia di restare. C'è stato un tempo per fare tutto quello che la vita ti ragala. Una vita dentro una vita come una scatola cinese. La mia scatola ora contiene anche la scatola americana. Bella, piena, densa. C'è stato il Tempo. Ma soprattutto c'è stato lo Spazio. Il regalo più bello che questa mia America mi ha fatto è stato restituirmi l'idea di spazio, fisico e mentale; terrestre e spirituale. Soffocata dall'Italia ho qui ripreso a respirare.

INTO MY WILD

Sono tornata padrona della mia vita. Del mio Tempo e del mio Spazio. Stretta nei meccanismi che mi avvinghiavano da troppi anni, ho qui ritrovato la leggerezza. Ho attraversato il mio presente con gli occhi aperti e le mani pronte a ricevere. Torno a casa diversa. Una persona irrimediabilmente nuova.


Con il cuore abbraccio coloro che saranno qui domani ma che io non lascio qui.

Ora guardo davanti a me.



E il blog?
La risposta è sempre stata chiara per me. Nessun dubbio.
'Good Morning in Texas' nasce e muore con questa esperienza. Nessun rimpianto. Se mai la mia voglia 'bloggera' dovesse tornare non mancherò di farvelo sapere da queste stesse pagine.

Meanwhile take care and have the nicest life you can!

Eli

Saturday, May 10, 2008

NORTH TEXAS HORSE COUNTRY


1- Il Texas è primo Stato per numero di cavalli, più di 1 milione.

2- Denton County è conosciuta come ‘Horse Country USA’ e conta più di 300 horse ranch

3- nella contea si contano 25.000 cavalli di tutte le razze.

4- Il commercio dei cavalli ha portato nella contea $20 milioni nel 2004. Solo le tasse per il trasporto all’estero degli animali ammontavano a $11 milioni.

5- La contea è rinomata a livello internazionale come centro di addestramento equino.



Forte di tutte questi numeri mi sono fatta ‘an intriguing guided fieldtrip’ alla scoperta del mondo dei ranch texani. Il giro in pullman è organizzato dal CVB (Convention&Visitor bureau), dura una mezza giornata e costa 25$ a persona. L’esperienza ne vale perché è l’unica, salvo amicizie e affini, che sia in grado di aprirti i cancelli ferrati dei ranch. Ne abbiamo visitati 4 ma solo due accuratamente, incontrando i manager e avendo dimostrazione delle principali attività del ranch (corsa, ostacoli, training, breeding, concorsi). Ho scoperto che un cavallo nasce predistinato ad una certa attività a seconda dei genitori che a loro volta non si sono scelti tra loro selvaggiamente pascolando e galoppando nei prati, ma sono stati, per così dire, invogliati ad accoppiarsi. Alle volte, se lo stallone in questione non gradisce le cavalle, viene stimolato con delle scossettine finché non cede il prezioso liquido, subito raccolto e reinserito al posto giusto. Non è un granché questa pratica eppure le persone che gestiscono questo ranch amano profondamente i cavalli e quindi presumo sia solo un mio preconcetto che mi porta a vederla negativamente. Una delle ‘ranchare’ ha raccontato un episodio tristissimo della morte di uno dei loro cavalli più belli avvenuta subito dopo averlo venduto a un ranch californiano. Ha fatto fare per lui un mazzo con 100 rose rosse e ha le sue foto appese in casa. Piangeva mentre ripercorreva la storia raccontandola a noi.


Tuesday, May 6, 2008

TIME FLIES!

Il luogo comune calza anche in questo caso...Il tempo sta volando come un aquila in picchiata e tra una settimana e un giorno le mie caviglie si piegheranno per salire le scalette di un altro aereo, questa volta quello che chiude la mia permanenza qui. Un misto di emozioni mi scombussola quando ci penso e finora ho glissato la questione impregnadomi di esperienza quotidiana, tuffandomi anima e corpo nel presente americano. E questo continuerà finché il carrello non staccherà i suoi piedi rotondi dall'asfalto 'dallassiano'. Quello sarà il momento per guardare avanti. Non prima.

E' passato il 1°Maggio che insieme al 25 Aprile io adoro festeggiare con gli amici. E anche quest'anno la vita mi ha regalato un'amica cara con cui spendere tempo vagabondo e coccoloso anche se poi dovevo lavorare. Stanno passando una a una 'le ultime volte in cui .....'. E qui verrebbe la parte triste se non provassi ogni volta a pensare alla bellezza di quello che ho vissuto piuttosto che lasciarmi sopraffare dalla tristezza per quello che perderò.

Mantenere la concentrazione e la mente fresca. Ecco quello che devo fare.
Nel frattempo chiunque voglia darmi un consiglio su:

COSA ASSOLUTAMENTE DEVI FARE PRIMA DI LASCIARE IL SUOLO AMERICANO,
è benvenuto a lasciarmi consigli sul suo personale AMERICAN MUST!