Tuesday, April 29, 2008

Un sabato in una Sinagoga Messianica
per le serie: "Non si finisce mai di imparare"


Questo lo credo davvero e profondamente. Per questo amo scoprire angoli misteriosi , assaggiare esotiche esperienze, intrufolarmi in sapori di altri tempo, spazio e cultura.
Sabato io ho celebrato lo 'shabbat' per la prima volta. Io non sono ebrea ma ho grande rispetto e forse anche una personale simpatia, per la religione ebraica. Per questo ho accettato di buon grado l'invito di un amico a partecipare a uno 'shabbat' a Dallas.
Il gruppo religioso in questione, è una sottocorrente ebraica che riconosce in Gesu' il Messia. Per questo sono spesso oggetto di cofusione: se riconoscono che il messia è già venuto ed è Gesù allora sono cristiani? E invece no, sono ebrei perché loro si dichiarano tali e tutto il rituale segue la funzione ebraica; persino la lingua. E non è facile! Hanno tutti gli elementi liturgici dell'ebraismo: il Menorah, candelabro 'a sette braccia'. Si accende il Venerdì sera per celebrare lo shabbat, giorno sacro per il popolo ebraico. Il Mezzucah, la pergamena che contiene brani della preghiera da recitare ogni giorno al mattino e alla sera).
Gli uomini indossavano il Kippah e il Talled, lo scialle bianco con delle strisce scure ai lati.

Il rituale ha previsto anche il tradizionale giro della Torah, scritta su pelle, e custodina nell'arca, affinché tutti la possan baciare.

Quello che ho scoperto, dopo 3 ore, è l'ennesimo mondo di fedeli che si racchiude in edifici enormi e bellissimi tutte le settimane per condividere una fede. Ogni chiesa o affini, che ho visitato, era enorme e perfettamente funzionante, con un gruppo organizzativo efficientissimo. Cosa che da noi non si trova nemmeno in Parlamento. Ognuno ha il suo ruolo, la sua funzione, un proprio compito e lo svolge con precisione e devozione. Un apparato che a me rimanda piuttosto a una conferenza che a una 'messa'. Ma questa non è l'unica dissimiglianza rilevabile. La cosa che più mi colpisce, da pseudo cattolica, è la grande allegria che fa da emozione dominante per tutti i riti che ho visto celebrare. (Ovviamente quello cattolico è quello meno cheerful!). Mi piace questa dimensione gioiosa ma allo stesso tempo mi dà l'impressione di sminuimento della sostanza religiosa. Se quello che ci porta in chiesa è cantare e ballare forse potremmo farlo anche senza scomodare le divinità? Non so, non mi è chiaro. Forse il mio è un problema di distanza culturale che in questo caso, non riesco a colmare. E' per questo che non ho potuto tacere quando il nostro 'ospite' ci ha declamato un'invettiva contro il maiale 'animale impuro etc...' e ho sputato un onesto: "A me piace il maiale..". Si è creato un pò di gelo intorno ma ormai ci sono abituata. E non mi disturba. Come posso da toscana rinnegare la bontà del prosciutto o del salame toscani???


Thursday, April 24, 2008

25 APRILE

Per celebrare questo giorno:
"Pledge of Resistance"



We believe

that as people living in the United States
it is our responsibility to resist the injustices
done by our government,
in our names
Not in our name
will you wage endless war
there can be no more deaths
no more transfusions of blood for oil

Not in our name
will you invade countries
bomb civilians,
kill more children
letting history take its course
over the graves of the nameless

Not in our name
will you erode the very freedoms
you have claimed to fight for
Not by our hands
will we supply weapons and funding
for the annihilation of families on foreign soil
Not by our mouths
will we let fear silence us
Not by our hearts
will we allow whole peoples
or countries to be deemed evil
Not by our will and Not in our name

We pledge resistance
We pledge alliance
with those who have come under attack
for voicing opposition to the war
or for their religion or ethnicity
We pledge to make common cause
with the people of the world
to bring about justice,
freedom and peace

Another world is possible and we pledge to make it real.


cit. dal sito "Canzoni contro la guerra":
"Not In Our Name" è uno dei principali gruppi di opposizione nati negli Stati Uniti in reazione alla politica del dopo 11 settemre. Nella prima pagina si trovano i nomi di Noam Chomsky, Laurie Anderson, Robert Altmann, Patch Adams, Zack De La Rocha.

The Pledge of Resistance è diventato l'inno di Not In Our Name. È stato scritto e declamarlo da Saul Williams, giovane poeta, musicista hip hop e attore. Si rifà volutamente a un altro impegno ben radicato nell'animo statunitense - il Pledge Of Alliance, la promessa di fedeltà alla bandiera insegnata in tutte le scuole - riformulandolo radicalmente.

Tuesday, April 22, 2008



E QUI IL LAVORO DI UN FOTOGRAFO CHE CI AIUTA A TRASFORMARE I NUMERI RELATIVI ALL'INQUINAMENTO IN IMMAGINI: CHRIS JORDAN!
E' IMPRESSIONANTE, NON PERDETELO! E SE SIETE A ROMA ANDATE A VEDERE LA MOSTRA!

e in un giorno straordinario il pensiero va a una persona indimenticabile , Anna...

Monday, April 21, 2008

MI RIBOLLE

So che sarebbe meglio guardare oltre e parlare d'altro ma a me ribolle questa sconfitta e mi ribolle specie perché la trovo incredibile. Il punto non è avere perso; sono abituata; il punto è capire come sia possibile che ci siano ancora persone che votino per Berlusconi? In passato poteva essere scarsa informazione ma oggi fra comici in TV (i pochi che sono sopravvissuti agli editti, è vero), teatro, grillini in piazza, libri di controinformazione etc non dovevano che esserci dei residui appendicioidali infetti ai quali poteva passare in mente di votare il biscione! E invece non è stato cosi'. Perché? Si dice che ci siano solo due risposte: o gli italiani sono cretini o solo malinformati. Provando ad escludere la seconda si precipita nello sconforto. Quindi dovrò accettare che l'informazione corretta non è mai abbastanza in un paese governato da chi possiede tv, giornali, case editrici etc...In effetti non dovrebbe nemmeno esistere un aggettivo che qualifichi l'informazione. Il sostantivo già di per sé dovrebbe contenere un principio di etica onestà che veicoli la sua circolazione. Ma evidentemente in un'era di svuotamento semantico, 'informazione' è solo una delle tante parole cadute nella rete. Credo che a questo punto sia dovere riprendercela insieme a tutte le altre parole andate disperse sulle labbra di chi le ha masticate indegnamente. Credo che sia dovere continuare ad informare mettendo da parte il political correct. Questa formula ha pagato solo l'esponente dello schieramento avversario!!! Io ho visto solo uno spot di Di Pietro che denunciava tutte le magagne di Berlusconi. E' vero che io da qua, forse ho visto meno ma non credo di sbagliarmi quando dico che Veltroni con il suo atteggiamento nobile non ha ottenuto un fico. Insomma perché non attaccare l'avversario? Qui si sbranano! Se non ho niente da nascondere o interessi da difendere, e voglio sperare che sia così, dovrei darci dentro e con Berlusconi sarebbe una passeggiata. Insomma già la storia di Mangano da sola doveva bastare a neutralizzarlo per sempre. E invece ha vinto!!!!! Perché nessuno ha pensato a proteggere l'Italia? Passi Veltroni e il suo moderato centro. Il centro non è fatto, si sa, per la battaglia. Ma la sinistra? Si è nascosta dietro un arcobaleno! Come personaggi del Mago di Oz, hanno attraversato la campagna elettorale seguendo la strada dorata di una fiaba a cui non crede più nessuno, facendo finta di combattere contro la Strega Cattiva dell'Est per arrivare poi dove? Dal Mago che non esiste, appunto. Bossi ha vinto urlando alla gente 'prendiamo i fucili!'. Ce ne rendiamo conto o no che la gente è incazzata e voterebbe chiunque pur di provare a stare meglio. E' finito il tempo delle ideologie perché non c'è più nessuno che le preferirebbe ad atti risolutori concreti. E le ideologie di oggi non sono quelle che un tempo animavano e sostanziavano le azioni. Oggi abbiamo borghesi o imborghesite controfigure che passano da una poltrona di comando alla leadership di uno schieramento ipoteticamente radicale. Ma che radicale??? Gli si crede per disperazione! Ma non c'è nessun motivo per continuare a farlo. Possiamo dire qualsiasi cosa sui rifiuti di Napoli ma quello che conta è non inciamparci più la mattina uscendo di casa. E l'amministrazione di centro-sinistra ha toppato! Si possono scrivere fiumi sull'immagrazione, la tolleranza, la cooperazione tra i popoli etc ma non valgono a niente se non puoi mandare tua figlia fuori da sola per un gelato. Ci vogliono fatti. Come quello di non mettere nelle proprie liste condannati o in attesa di giudizio. E lo dimostrano i risultati: buona parte che ancora spera nel centro corretto e moderato di Veltroni, buona parte che non mi spiego se non come malinformata o in malafede, e buona parte con i partiti dei fatti la Lega e l'Italia dei Valori. Mi trovo a dover sperare nell'operato della Lega. Altro che esame di coscienza per la sinistra! Io che nelle vene toscane c'ho pezzi di Bandiera Rossa, che sono venuta su servendo ai tavoli delle Feste dell'Unità e ho toccato le lacrime al funerale di Berlinguer, non posso che sentirmi afflitta. Orfana. Ma anche parecchio incazzata.

Thursday, April 17, 2008

Sono giorni assurdi

Qualcuno mi sa spiegare perché si è preferito abbattere un orso invece di consegnarlo alle autorità italiane che garantivano all'animale rifugio in uno dei nostri parchi nazionali?????
E' la seconda volta che succede, la prima è stata opera degli austriaci, questa volta degli svizzeri, allora??!!!
La loro unica colpa è stata quella di non riconoscere i confini tra gli stati. E in mezzo ai boschi alpini sfiderei chiunque a saperlo fare...Che tristezza.

Sono giorni assurdi.

Pensate che fine ha fatto una donna, sicuramente naive, ma di grande purezza, che ha pagato con la pelle la voglia di credere nella bontà del prossimo. Mi riferisco a Pippa e alla sua avventura terminata ad Istanbul. Cosa c'è di peggio per una vita come la sua che finire in questo orribile modo. Una vita tradita nel profondo. Morendo ha dimostrato il contrario di quello che ha cercato disperatamente di dimostrare. Che tristezza.

Sono giorni assurdi.

E io non ho nemmeno un cane che porti in parlamento delle idee che almeno si avvicinino alle mie. Per la prima volta da quando sono nata. Che tristezza.


Tuesday, April 15, 2008

E GLI UOMINI VOLLERO PIUTTOSTO LE TENEBRE CHE LA LUCE
Giovanni, III, 19

'UNIAMOCI IN SOCIAL CATENA' DIREBBE PERO' LEOPARDI, CHE DI TRISTEZZA SI INTENDEVA, NEVVERO?
SI RAGAZZI IL MOMENTO E' SERIO E TRISTE.


TA TAM TAM TAM A TAM AM....MOTIVETTO REQUIEM IN SOTTOFONDO TANTO PER SDRAMMATIZZARE.

APPREZZO LE VOSTRE IDEE E I SUGGERIMENTI PER SFUGGIRE A QUESTA AMARA REALTA' MA E' QUI E ORA CHE DOBBIAMO FARE I CONTI, E' QUI E ORA CHE DOBBIAMO RESISTERE, E' QUI E ORA CHE DOBBIAMO CERCARE DELLE RISPOSTE, MAGARI DENTRO DI NOI...

peccato che però siano sbagliate, come diceva il mio guru:



I TEMPI SONO PASSATI MA MOLTE SONO RIMASTE DOVE ERANO.
LA DANDINI PERO' E' PEGGIORATA, PRIMA ERA PIU' SIMPATICA.


QUESTO TANTO PER TIRARCI SU. MA LA RABBIA DENTRO E' FORTE.

Sunday, April 13, 2008

IL PENSIERO CREATIVO

Se domani quando mi sveglio vedo la faccia dello psiconano bisciun sorridente me ne torno a dormire e mi sforzo di riaddormentarmi pensando che è stato un brutto sogno. E pensando creo una realtà alternativa. Si dice che il pensiero abbia il potere reale di creare. Speriamo sia vero. Speriamo anzi, di non doverlo dimostrare.

Friday, April 11, 2008

A VOLTE TORNADO

Ieri qui nel Nord Texas si sono contati i danni dei 5 tornado che hanno colpito l'area, la notte tra mercoledi e giovedi!
Io mi trovavo nei locali dell'Università quando ha suonato l'allarme e ci hanno fatto radunare nel seminterrato. Siamo stati chiusi per un'oretta. Fuori in realtà non stava succedendo quasi niente ma i twist erano stati avvistati qualche miglio a nord e quindi dovevamo restare in attesa. Questo succedeva tra le 8 e le 9 di sera. Dopo ho cenato fuori, all'aperto e tutto sembrava rientrato. In realtà tutto doveva ancora accadere. Alle 3 e mezzo nella notte si è scatenata la tempesta e la mia amica Ema mi ha telefonato per avvertirmi che lì a Carrolton, stava suonando l'allarme. Io, rincretinita dal sonno non ho fatto in tempo a rispondere e rasserenata dal fatto che qui la sirena non suonava, sono tornata a dormire. Il giorno dopo scopro che avrei potuto trovarmi con il mio letto come nella scena del film 'Pomi d'ottone e manici di scopa'!!! Da una parte però mi sono detta: con la casa che mi ritrovo, non basterebbe certo chiudermi nell'armadio per non essere spazzata via, quindi tanto vale, farsi un utimo indimenticabile trip a cavallo del proprio letto!!!!!
I danni però, c'è chi li ha avuti davvero. Tra questi un amico che stamani mi ha inviato una mail:

Thanks god it didn't damage my house too much, some neighbors were less fortunate as they got some windows shattered, still, about half of the trees in my block are blocking one side of the circle... And we have shingles and debris all over the place.

All the toys even heavy stuff was moved to the other side of the yard, and my fence literally thrown in the parking lot ramp of the house across the street.

The permanent grill was broken off at the base.

Da quando sono qui è la prima volta che lo sento vicino il tornado e come tutte le cose che più spaventano, vorrei riuscire a vederlo. Da lontano, s'intende!


Monday, April 7, 2008



Finalmente mi sono tolta la voglia. Alla fine mi sono concessa questa cosa che da tempo volevo fare ma che non capivo bene perché. C’ho pensato e alla fine ha vinto la curiosità, come spesso mi accade. La cosa non è cambiata però. Ancora non mi sono fatta un’idea precisa su cosa sia e soprattutto perché io l’abbia voluta vedere. Ho delle vaghe opinioni: la prima è che senz’altro trattasi di folklore e quindi è un istinto di scoperta antropologica che mi ha guidato sin lì. Seconda è la verve animalista non integralista, che mi fa sperare di non scoprire brutte cose. Terzo l’ammirazione reverenziale che io ho per l’animale cavallo sebbene io stia alla cavallerizza come un fantino a un gigante. C’è poi un’ipotesi che si è ‘attesizzata’ proprio sul campo, anzi nell’arena e riguarda quel qualcosa di ancestrale che risiede nel rapporto tra l’uomo e l’animale. E in quanto tale, difficile da verbalizzare in forma logica. Direi solo sciocche banalità. Preferisco lasciare che ognuno si formi la propria idea sulla base di quel che aggiungerò tra fatti e foto. Ma prima la mia idea di cowboy: una figura magnetica, per lo sguardo, per come portano bene i jeans, per il movimento di mani più veloce del west... E per le mille istantanee che li riquadrano ora galoppanti in sella ai loro fedeli compagni d’avventura ora nel mezzo del niente davanti a un fuoco, soli con la loro melanconica solitudine, ora fermi davanti al rosso di un roccioso tramonto, ripieni, così, di una tenera compattezza d’animo. Un mélange irresistibile per ogni pulzella.

Di tutto ciò nel Rodeo c’è poco o niente. Malgrado sia terreno di cowboy veri, il rodeo è anche qui il circo del cowboy e della cowgirl, che ci vende abilità cavallerizze nella speranza di distrarci da una mancanza di sfida reale. I cavalli imbizzarriti e i tori imbufaliti(?) sono attori alla stessa stregua degli altri: sanno cosa devono fare, come, per quanto, da dove devono uscire e quando e persino se, fare una finta improvvisata aggressione. Poracci, anche loro si devono guadagnare la biada! Ma la parte deludente non è questa, che poteva anche essere prevedibile. La cosa che mi ha davvero infastidito è la quantità di messaggi nazionalisti che vengono proposti di continuo: bandiere al vento con scritto ‘support our troups’ ‘US Army’; l’inno cantato in una generale standing ovation (e non è il 4 uglio!) costumi con impressa la bandiera americana. Insomma io capisco anche l’orgoglio di una nazione ma perché associarla al Rodeo? Che poi i cowboy non sono l’emblema della libertà e dell’indipendenza!? Non so, mi ha stuccato. Passi l’inno, anche se io personalmente non trovo associazioni di sorta, ma incitare a sostenere le truppe fa parte dei messaggi politici di UNA corrente politica e quindi, come tale non può rappresentare tutto il pubblico del rodeo.

Un’ultima cosa degna di nota. Tra i vari intrattenimenti c’è anche il tiro col lazzo al vitellino. Ebbene la maggior parte delle volte vinceva il vitellino!! E io esultavo. Chi l’ha detto che bisogna per forza tifare per il cowboy!??


E poi...

1 - nel quartiere-cowboy di Fort Worth, Stockyards, dove si tiene il Rodeo, non c’è nemmeno una swing door! Le porte da saloon per intenderci...

2 – un gruppo di italiani ha partecipato alla gara internazionale di cutting (quando il cowboy deve entrare col cavallo in una mandria per separare un vitello dagli altri, quello destinato al mercato ahimè.

3 - è qui, agli Stockyards che ho mangiato l'hamburger più buono del Texas!


Friday, April 4, 2008

TEMA: IL MIO VICINO

Il mio vicino è un uomo di mezza indefinita età. Pare viva da solo ma alle volte tiene pure compagnia anche se io la sua compagnia non la vorrei mica. Lui questo però non lo sa e cerca ogni maniera per starmi vicino, appunto, e farmi sentire la sua presenza. Questo signore crede che io non abbia la sveglia perché tutte le mattine lascia suonare la sua, per un'ora. Finché io non mi alzo disperata e con gli occhi ancora sotto il cuscino. Il mio vicino crede anche, che io mi annoi e ci tiene a farmi compagnia con la PlayStation. Cambia un gioco al mese, sia mai che io non gioisca con lui delle nuove tecnologie in fatto di audio nei videogames. E' premuroso, non c'è che dire. Rimane sveglio a giocare fino alle 2, le 3 di notte e ricomincia subito alle 8, tanto per essere sicuro di non lasciarmi troppo a lungo senza la sua ritmata compagnia. Che caro. A lui piace anche il barbecue, come al 99,9% degli americani del resto, e anche in questo lui è generoso: lo fa sempre a favore vento, in modo che il fumo e l'odorino mi arrivino bene in casa alle ore più impensate. Sì perché altrimenti non sarebbe qualcosa di straordinario: sai che novità avere odore di cibo in casa all'ora di pranzo o cena! Molto meglio dopo pranzo o al mattino dopo colazione, no?

Una volta, di notte, esaurita esasperata esausta, ho provato a bussare. E lui, come un bambino che risponde attento alle regole di un gioco, ha cominciato a colpire il soffitto, con qualcosa, non so cosa e non lo voglio sapere. E non ha dato due, tre colpi a imitazione ripetitiva del mio segnale (questo avrebbe fatto un bambino vero). Deve aver pensato (che verbo pretenzioso!) che il gioco fosse al rialzo e quindi ha continuato per un paio di minuti a dare colpi e mica si è limitato a picchiare sempre nello stesso punto, no, lui ha girato per tutta la casa gridando qualcosa di gutturalmente poco chiaro. Forse non credeva di vincere.


Una volta mi è venuto in mente di parlare con la nostra padrone di casa ma poi l'ho incontrato al supermercato e ho visto che lì svolge uno di questi lavori 'socialmente utili'. Allora ho riflettuto: se così è, evidentemente non sta benone e cosiderato che siamo in Texas, USA (don't you have a gun? Why not?) ho ripiegato per il silenzio.
La violenza e l'ignoranza. Come si può mandare giù questo cocktail?

Postilla: nel film 'My neighbor Totoro' il vicino, rappresentato nell'immagine che ho aggiunto al temino, non era mica così stronzo! Ma si sa, nei film è sempre tutto più semplice..

Postillina: il film però ve lo consiglio, come già ho avuto occasione di raccomandare in post precedenti sul magnifico mondo di Miyazaki.