Sì, lo so, sono passati già da un pezzo e pensavo di non scrivere niente in proposito, poi, invece ho ripensato a un avvenimento di quella serata che forse merita due righe. Premetto che ho aspettato con ansia quella serata perché dall'Italia non l'avevo mai vista ed ero proprio curiosa. Non è poi così diversa dalle nostre serate di gala e premiazioni, come i David di Donatello per esempio: gran bei vestiti, battute forzate che fanno ridere solo per convenzione, tantissima pubblicità e commozione a iosa. Quello che però volevo riportare è il momento della premiazione di Ennio Morricone (oscar alla carriera). Lo ha introdotto Clint Eastwood che, come tutti sappiamo, è bravo nella parte del cowboy di poche parole. Infatti delle poche cose che si era appuntato per dire, è riuscito a farfugliarne solo una parte, lasciando la sala e i coniugi Morricone sul palchetto d'onore, piuttosto interdetti o quantomeno perplessi. Nella pausa immediatamente successiva al lancio del filmato che testimoniava e riassumeva il lavoro di Ennio, si è sentito il Clint sbrodolare ingiurie cercando i suoi occhiali! La scena non si è risollevvata quando è salito sul palco anche l'italiano da oscar che ringraziando, aveva così tanta emozione e commozione che la voce è diventata quella di un bambino. Devo dire che sentirlo così, parlare in italiano davanti a tutte le stars più fighe del momento, con la voce rotta dal pianto, ha emozionato anche me. Oddio, non è che poi io sia di lacrime difficili!!! Alla fine, il premio è arrivato e stretto tra le sue mani tremanti mi è parso più meritato che mai. Sono lieta che alle volte si pensi di consegnare questi riconoscimenti prima di dedicarli a postuma memoria.
Voglio infine esprimere la mia contentezza per l'oscar a un attore di notevole spessore che esce dal canone di star hollywoodiana: Forest Whitaker (tra gli altri: La moglie del soldato, Platoon, Bird, Good morning Vietnam).
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