1 ospite della rubrica: DARIA
REMEDIOS
- nonèunarecensionesoloparolevomitatedaunadarianotturna -
E’ strano come un trailer possa “sconvolgere”.
Ero a casa e sono rimasta totalmente pietrificata davanti alla tv, a quelle immagini in carrellata laterale, col sottofondo di una canzone di antica memoria. Ho intravisto solo un’Ambra “tangheggiante”.
Era un ritornello a me familiare…….. ma di chi era quel "la-la-la-lallà" allegro e devastante nello stesso tempo?
Il giorno dopo partono le ricerche, google, emule… ecco ce l’ho fatta REMEDIOS, Gabriella Ferri 1974, ora è sul mio mp3 dove ormai viene ascoltata, smembrata imparata a memoria, tradotta…
Solo per questo venerdì mi armo e decido… alle 20 cinema Saturno Contro di Ferzan Ozpetek.
Andare al cinema da sola mi ha sempre turbato, come una masturbazione, con chi se ne parla dopo?
Mi siedo centrale, il cappotto sulla mia sinistra, il casco sulla mia destra, non voglio nessuno accanto né tantomeno davanti. Ho una specie di crisi epilettica quando tre ragazze armate di pop corn si siedono dietro di me…
Respiro.
Inizia Finisce
Cosa rimane?
E’ strano, nonostante tutto, il film non mi è piaciuto ma ho uno strano senso di nausea, dolore, decadenza.
“Vorrei fosse sempre tutto così, vorrei non cambiasse mai niente” dice uno dei protagonisti guardando la propria casa piena di quella famiglia chiamata amici… Piango…
Rimangono nella mia pancia strane sensazione che si alternano…..
E’ la rottura di un’abitudine, o di un amore devastante, di un calore così prezioso che verrà sottolineato solo quando avvertiremo la sua assenza.
E’ la realtà sbattuta in faccia da una cucina il cui arredamento ci è dolcemente familiare.
E’ l’accettazione del tempo, dei cambiamenti, della fine di un amore, di un’amicizia, di un periodo….
“Di cosa parla quel libro?”
“Di amore e di come ci si innamori sempre della persona sbagliata”
E poi quell’immagine.. un muro dove oltre c’è il dolore, e di nuovo quel ritornello quella canzone"la-la-la-lallà", dove un’Ambra borderline (in cui mi ritrovo) non vuole vedere la realtà e quando prova ad avvicinarsi vede solo quello che può/vuole/riesce a vedere. Il resto farebbe troppo male.
Meglio ricordare quella cucina piena di amici, colori, suoni, risate, odori…..
“Lei si droga?”
“Io no, faccio l’uncinetto”
E’ strano come un trailer possa “sconvolgere”.
Ero a casa e sono rimasta totalmente pietrificata davanti alla tv, a quelle immagini in carrellata laterale, col sottofondo di una canzone di antica memoria. Ho intravisto solo un’Ambra “tangheggiante”.
Era un ritornello a me familiare…….. ma di chi era quel "la-la-la-lallà" allegro e devastante nello stesso tempo?
Il giorno dopo partono le ricerche, google, emule… ecco ce l’ho fatta REMEDIOS, Gabriella Ferri 1974, ora è sul mio mp3 dove ormai viene ascoltata, smembrata imparata a memoria, tradotta…
Solo per questo venerdì mi armo e decido… alle 20 cinema Saturno Contro di Ferzan Ozpetek.
Andare al cinema da sola mi ha sempre turbato, come una masturbazione, con chi se ne parla dopo?
Mi siedo centrale, il cappotto sulla mia sinistra, il casco sulla mia destra, non voglio nessuno accanto né tantomeno davanti. Ho una specie di crisi epilettica quando tre ragazze armate di pop corn si siedono dietro di me…
Respiro.
Inizia Finisce
Cosa rimane?
E’ strano, nonostante tutto, il film non mi è piaciuto ma ho uno strano senso di nausea, dolore, decadenza.
“Vorrei fosse sempre tutto così, vorrei non cambiasse mai niente” dice uno dei protagonisti guardando la propria casa piena di quella famiglia chiamata amici… Piango…
Rimangono nella mia pancia strane sensazione che si alternano…..
E’ la rottura di un’abitudine, o di un amore devastante, di un calore così prezioso che verrà sottolineato solo quando avvertiremo la sua assenza.
E’ la realtà sbattuta in faccia da una cucina il cui arredamento ci è dolcemente familiare.
E’ l’accettazione del tempo, dei cambiamenti, della fine di un amore, di un’amicizia, di un periodo….
“Di cosa parla quel libro?”
“Di amore e di come ci si innamori sempre della persona sbagliata”
E poi quell’immagine.. un muro dove oltre c’è il dolore, e di nuovo quel ritornello quella canzone"la-la-la-lallà", dove un’Ambra borderline (in cui mi ritrovo) non vuole vedere la realtà e quando prova ad avvicinarsi vede solo quello che può/vuole/riesce a vedere. Il resto farebbe troppo male.
Meglio ricordare quella cucina piena di amici, colori, suoni, risate, odori…..
“Lei si droga?”
“Io no, faccio l’uncinetto”
Remedios, niña pequeña, chiquita, hermosa, preciosa
Linda niñita quedada así, sentada en la orilla del mar
y las manos llenas de perlas
el sol en tu frente y en la sonrisa
blanca orquidea, alma y paloma
y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios,
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero pequeña, chiquita, preciosa,
hermosa, piccola, piccola, piccola, piccola, pico, pico, pico..."
El sol en tu frente y en la sonrisa,
blanca orquidea, alma y paloma
y la alegría, tú cantas consuelo, t
ú cantas esperanza, tú cantas remedios
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero, pequeña, chiquita, preciosa,
hermos, piccola, piccola, piccola, piccola, pico, pico, pico..."
Tu historia, una vez, nos la contó,
dios, tu hermanito con su guitarra, t
ú estabas dormida bajo la luna,
tú estabas feliz, pequeña Remedios,
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero, pequeña, chiquita, preciosa,
hermosa, piccola, piccola, piccola, piccola, pico, pico, pico..."
1 comment:
Remedios, bimba piccolina, piccina,
graziosa, preziosa
bella bambina rimasta così, seduta sulla riva del
mare
e le mani piene di perle
il sole sulla tua fronte e nel sorriso
bianca orchidea, anima e colomba,
e la allegria, tu canti consolazione,
tu canti speranza, tu canti rimedi,
aspetta (spera) che io un giorno
possa dirti:
"ti amo piccolina, piccina, preziosa,
graziosa, piccola,
piccola..."
Il sole sulla tua fronte e nel sorriso,
bianca orchidea,
anima e colomba,
e la allegria, tu canti consolazione,
tu canti
speranza, tu canti rimedi,
aspetta (spera) che io un giorno possa
dirti:
"ti amo piccolina, piccina, preziosa,
graziosa, piccola,
piccola..."
La tua storia, una volta, a noi la raccontò,
dios, tuo
fratello con la sua chitarra,
tu eri addormentata sotto la luna,
eri felice, piccola Remedios,
aspetta (spera) che io un giorno possa dirti:
"ti amo piccolina, piccina, preziosa,
graziosa, piccola, piccola..."
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