MELE BIANCHE, Jonathan Carroll
E'un romanzo molto difficile da descrivere e raccontare. Si presenta come un caleidoscopio di storie fantiastiche alle quali alle volte cedi mentre altre resisti forte della tua lucidità. Un pò come accade al protagonista del libro, Vincent.
Vincent Ettrich è morto, anche se non lo ricorda e viene riportato in vita per insegnare al figlio non ancora nato, quanto imparato dopo la Morte (maestra di vita) al fine di salvaguardare l'ordine nell'universo minacciato da un strano personaggio grasso e perennemente in smoking che rapprenda il Caos. Al fianco di Vincent si alternano il suo grande amore Isabelle Neukor che darà alla luce il salvatore del mondo e il bellissimo angelo Coco che lo deve guidare nella sua missione. Vi ricorda "Terminator"? A me un pò, raccontata in questo modo. Ci sono invece, nel libro, momenti in cui la storia si allontana dalla fantasia per raccontare momenti, immagini, riflessioni, tutti umani. ("Per tutta la vita non si fa altro che muovere le tessere del proprio mosaico di qua e di là, cercando ogni volta di creare un mosaico perfetto.") E sono questi momenti che a me hanno fatto la differenza. Mi piace il racconto fantastico ma confesso di apprezzarlo molto di più narrato per immagini. Non mi ha fatto né paura né ridere a dispetto dell'autorevole giuduzio di S. King. Sono rimasta invece molto spesso sorpresa dal mondo che scopri affacciandoti alla finestra di 'Mele Bianche' e credo che leggerò altri romanzi del 'cugino' di Alice in Wonderland.
Il gioco delle 5 domande
In realtà non è un gioco ma un prestesto preso in prestito (scioglilingua) dal libro per una riflessione sui ricordi..
Quali tre pasti del tuo passato vorresti rifare?
Quali due oggetti vorresti possedere ancora?
Quale azione vorresti ritirare o cancellare dalla tua vita?
Quale persona vorresti rivedere?
Quale esperienza vorresti rifare?
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