Thursday, November 9, 2006

Da quando sono qui negli States, ho modo di vedere moltissimi film. Tra questi ne consiglio due italiani..intanto..

PRIMO AMORE di Matteo Garrone
Il titolo (da un verso di Beckett) svia dal contenuto del film. Si parla di una storia di amore malato, insensato che ti trascina nella sua perversità quasi a voler entrare nella testa dei personaggi protagonisti per capire come si può arrivare a tanto. Ossessione, possessione, desiserio di dominio e di sottomissione, solitudine sono gli elementi complementari che farciscono questa relazione. Può l'amore nutrirsi di violenza?E' possibile fare del sogno altrui il proprio sogno allo scopo di sentirsi amati?Sottrarre da sé ogni cosa, svuotarsi per poi sentirsi pieni dell'amore dell'altro?Perdere la propria sostanza per acquisire quella dell'immagine che l'altro ha idealizzato per te?Il parallelo con ilmestire del protagonista materializza il suo processo mentale: l'orafo per ottenere l'oro raschia la materia grezza che ne contiene dei frammenti, lo fonde e poi brucia anche le ceneri. Quello che resta in fondo è la cosa più preziosa.Anche la regia mira all'osso: corpi e immagine..lascia però un pò indietro le emozioni.Intellettuale e poco fisico alla fine dei conti.

LE CHIAVI DI CASA di Gianni Amelio
Un film importante per me. Nella mia esperienza in teatro con l'Handicap, ho avuto modo di lavorare sullo stesso libro a cui si ispira il film: "Nati due volte"di Giuseppe Pontiggia. Il film ha conservato la cosa, a mio avviso, più importante del libro vale a dire lo sguardo nitido, per niente edulcorato o patetico che spesso riscontriamo in opere che trattano lo stesso tema.
Girato secondo i dettami del DOGMA di Lars Von Trier anche la regia punta all'essenziale.Ne consegue un film scarno e sincero da vedere.

1 comment:

Anonymous said...

Ricordo che provai tanta tristezza e sconforto a entrare così vicino nella vita di un ragazzino con un handicap.
Il solo pensiero di poter essere nella stessa situazione del padre mi paralizzava, ma ne volevo sapere di più sul come la vita non si ferma e ti può dare qualcosa nonostante la difficoltà a vedere del positivo in tutto ciò.

E' un film che inevitabilmente ti mette a confronto con i tuoi pregiudizi e le paure che cercano di emarginare chi è altro da noi. Sono arrivato a chiedermi: perchè provo tutto questo sconforto? perchè amplificare la mia incapacità e paura? Soprattutto se basta soltanto un po' di coraggio per riuscire a predisporsi più serenamente difronte ai drammi, e magari accorgersi che si è capaci anche di dare un sorriso sincero.