Eh sì...sono andata a fare visita allo SPACE CENTER di Houston!
In realtà è stato un pò un caso, in quanto trovandomi nelle vicinanze di Houston (che non è poi sta bellezza), ho pensato che poteva essere una buona occasione per fare un tuffo nella NASA World. Si trova a una quarantina di minuti da Houston ma è comoda da raggiungere, come quasi ogni cosa qui. Girare per lo space center è come girare per Hollywood in un certo senso. Fa parte del nostro immaginario cinematografico o televisivo. Su quest'ultimo, molti hanno dei dubbi che si sia trattata di vera diretta; mi riferisco alla missione Apollo 11 che portò Neil Armstrong, sulla Luna nel 1969. Non pochi credono che si tratti della ricostruzione di un set cinematografico. Sembra che i Russi stessero per fare quella missione e che gli amercani, per non arrivare secondi, abbiamo accorciato a loro modo, i tempi. Chissà cosa sarebbe successo se i Russi fossero arrivati primi. Non riesco ad immaginare un mondo sotto il dominio russo. Eppure sono di sinistra. E' che immaginare di imparare il russo al posto dell'inglese mi farebbe specie!
Quando entri sembra di essere in un luna park perché tutto è studiato in modo da allietare e divertire i più piccoli; quindi ci sono: gli specchi deformanti per vedere la tua immagine come sarebbe nei diversi pianeti (in base alle differenti attrazioni gravitazionali); la Starship Gallery che esibisce dagli oggetti personali portati dagli astonauti nelle missioni (tipo la crema emolliente crest), alla ricostruzione dell'interno dello shuttle con bagno, cucina e dormitori (e i manichini degli astronauti che svolazzano in giro), alle rocce lunari (una si può anche toccare!); il Flight simulator; lo Space Center Theatre (che proietta film sulle missioni); il fiore all'occhiello secondo me, è il Nasa Tram Tour: un trenino da turista che ti spupazza attraverso il vasto territorio (sotto potere governativo) e fa stop in alcuni degli edifici. Pronti a partire! Dopo esserci rifiutati, da bravi turisti alternativi, ma inutilmente, di essere ritratti in una foto ricordo. Dicono sempre che è d'obbligo per una questione di sicurezza! E alla fine del tour te la propongono per 20$, la foto di te con dietro lo spazio e davanti il logo dello S.C.). Dopo una mezzora buona d'attesa sulle seggioline del trenino, mi hanno fatto pensare: "Saranno pure capaci d'andare sulla Luna ma per muovere un trenino ce ne vuole!!". Comunque il giro meritava l'attesa: la stazione di controllo delle missione spaziali, con le diverse postazioni computerizzate, i mega screen, gli stemmi delle missioni andate a buon fine, quelle ora in missione e anche quelle fallite; nel parco sono state piantate 7 querce dopo l'eplosione della navetta Columbia nel 2003. Tante quante le vite perse nella missione. L'hangar degli shuttles è immenso e uno dei blocchi, ha su anche la bandiera italiana; infine ci hanno mostrato la ricostruzione a dimensioni reali dell'Apollo con tanto della capsula che hanno ripescato in mare dopo una delle spedizioni del programma Apollo. Che figo! Un'esperienza spaziale! E come ha detto la guida di uno dei tour: "Remember: the future is in the Space!". Sì, però l'alieno non me lo hanno fatto vedere...
In realtà è stato un pò un caso, in quanto trovandomi nelle vicinanze di Houston (che non è poi sta bellezza), ho pensato che poteva essere una buona occasione per fare un tuffo nella NASA World. Si trova a una quarantina di minuti da Houston ma è comoda da raggiungere, come quasi ogni cosa qui. Girare per lo space center è come girare per Hollywood in un certo senso. Fa parte del nostro immaginario cinematografico o televisivo. Su quest'ultimo, molti hanno dei dubbi che si sia trattata di vera diretta; mi riferisco alla missione Apollo 11 che portò Neil Armstrong, sulla Luna nel 1969. Non pochi credono che si tratti della ricostruzione di un set cinematografico. Sembra che i Russi stessero per fare quella missione e che gli amercani, per non arrivare secondi, abbiamo accorciato a loro modo, i tempi. Chissà cosa sarebbe successo se i Russi fossero arrivati primi. Non riesco ad immaginare un mondo sotto il dominio russo. Eppure sono di sinistra. E' che immaginare di imparare il russo al posto dell'inglese mi farebbe specie!
Quando entri sembra di essere in un luna park perché tutto è studiato in modo da allietare e divertire i più piccoli; quindi ci sono: gli specchi deformanti per vedere la tua immagine come sarebbe nei diversi pianeti (in base alle differenti attrazioni gravitazionali); la Starship Gallery che esibisce dagli oggetti personali portati dagli astonauti nelle missioni (tipo la crema emolliente crest), alla ricostruzione dell'interno dello shuttle con bagno, cucina e dormitori (e i manichini degli astronauti che svolazzano in giro), alle rocce lunari (una si può anche toccare!); il Flight simulator; lo Space Center Theatre (che proietta film sulle missioni); il fiore all'occhiello secondo me, è il Nasa Tram Tour: un trenino da turista che ti spupazza attraverso il vasto territorio (sotto potere governativo) e fa stop in alcuni degli edifici. Pronti a partire! Dopo esserci rifiutati, da bravi turisti alternativi, ma inutilmente, di essere ritratti in una foto ricordo. Dicono sempre che è d'obbligo per una questione di sicurezza! E alla fine del tour te la propongono per 20$, la foto di te con dietro lo spazio e davanti il logo dello S.C.). Dopo una mezzora buona d'attesa sulle seggioline del trenino, mi hanno fatto pensare: "Saranno pure capaci d'andare sulla Luna ma per muovere un trenino ce ne vuole!!". Comunque il giro meritava l'attesa: la stazione di controllo delle missione spaziali, con le diverse postazioni computerizzate, i mega screen, gli stemmi delle missioni andate a buon fine, quelle ora in missione e anche quelle fallite; nel parco sono state piantate 7 querce dopo l'eplosione della navetta Columbia nel 2003. Tante quante le vite perse nella missione. L'hangar degli shuttles è immenso e uno dei blocchi, ha su anche la bandiera italiana; infine ci hanno mostrato la ricostruzione a dimensioni reali dell'Apollo con tanto della capsula che hanno ripescato in mare dopo una delle spedizioni del programma Apollo. Che figo! Un'esperienza spaziale! E come ha detto la guida di uno dei tour: "Remember: the future is in the Space!". Sì, però l'alieno non me lo hanno fatto vedere...
4 comments:
wow ke bello!!! non sono lontanissimo, kissa un giorno faccio una gita per visitare la nasa
@pluto- io invece sto organizzando un viaggetto dalle tue parti...consigli?
Concordo pienamente con te, ma io l'ho visitato nel lonttano 2000....
Comunque gli alieni sono tutti in California.....e a Roswell, New Mexico.
Koala (chi ti ha detto che i Koala son felici?)
@koala - why not?
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