DELIRIA AMICORUM
ospitedel giorno ANNA
Le strade qua sono già curve di papaveri, il paradosso di un mondo climatico che offre dimensioni imprevedibili al posto di conoscenze millenarie e di riscontri rassicuranti..nei marciapiedi inciampano centinaia di identità, frettolose, sorridenti, preoccupate, assorte, appese, macchiate, in ebollizione. La primavera brancola in questo alveolo di incroci e di ciglia umide, di funerali e di lunghi matrimoni in rosa, fra i ciuffi dritti d'erba, nelle pietre scalcinate di monasteri di campagna, fra ciottoli di rame e fragole e succo di limone, nel fiorentino aperto di una città a passo d'uomo e nei fusi segreti di paesi di sabbia e di collina. L'odore forte dei campi appesi e di un mare tumido e sereno, le depressioni e le elaborazioni laboriose di chi è ancora contratto nelle richieste e nel giudizio, le braccia allentate di chi fatica con il pane in borsa e una gioia più coriacea delle melanconie e ancora il mondo si spalanca in questi accordi dissonanti, con un sole che fa da sfondo sopra un cielo libero fra l'ocra e l'azzurro.
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